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giovedì 15 dicembre 2011

La felicitad por todos


Lydia Cacho è stata in Italia fino a pochi giorni fa a presentare il suo secondo libro tradotto in italiano dopo "Schiave del potere", "Memorie di un'infamia", che ordinerò oggi stesso.
In un'intervista molto bella che riporto qua sotto ha dichiarato che ciò che la fa andare avanti nel suo lavoro di indagine contro le mafie del sesso e di sostegno alle donne e bambini vittime di violenza, contro il femminicidio e le violazioni di diritti umani è
semplicemente la consapevolezza che tutte le persone hanno diritto alla felicità.
Più tardi, alla giornalista che le chiedeva perché pur occupandosi di enormi sofferenze ha sempre un grande sorriso, lei ha risposto che non ha problemi a manifestare le sue emozioni anche negative, a piangere, ma che sorride perché ama la vita, profondamente.
Nell'intervista a Fabio Fazio a "Che tempo che fa", l'attivista e giornalista messicana ha spiegato che il coraggio di raccontare gli orrori del giro di pornografia infantile di Jean Succar Kuri e delle sue protezioni in alto loco le è stato dato da una bambina abusata di 4 anni, incontrata all'inizio del suo lavoro di indagine, che le disse che lei voleva raccontare ciò che le era accaduto se questo poteva servire a che più nessun'altra bambina venisse toccata.
Nel corso di questa intervista, Lydia Cacho spiega chiaramente come avviene la connessione tra mafie e affari economici "puliti" e politica. Gli affaristi e politici messicani sapevano perfettamente a un certo punto che Succar Kuri era un pederasta, ma erano troppo compromessi perché avevano avuto bisogno del suo denaro. Inoltre ci mostra la forte internazionalizzazione della mafie, informandoci del fatto che la nostra 'ndrangheta calabrese è ben presente in Messico.
Ringrazio Lydia Cacho di esistere e posto qui le interviste di cui ho parlato(le uniche in italiano per ora che si trovano sul web):


Intervista a Che tempo che fa:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-f1f981ec-749f-4b56-9b20-b929ce65eb95-ctcf.html



venerdì 18 novembre 2011

I veri protagonisti dell'industria del sesso - 1


Con questo post inauguro una nuova rubrica del blog, in cui mostrerò via via alcuni volti dei veri protagonisti dell'industria del sesso. I media parlano quasi esclusivamente delle prostitute, i cui volti e corpi in abiti succinti campeggiano immancabilmente in ogni articolo di quotidiano o rivista. Quasi mai si mostrano invece coloro che guadagnano e muovono le fila di un business di proporzioni mondiali, trascurato generalmente anche nelle analisi sul capitalismo globalizzato di matrice no-global.
Siccome io invece vorrei scoprire proprio questo aspetto degli interessi economici e del business, indagarlo, saperne di più, non posso che apprezzare enormemente il lavoro rarissimo di persone come Lydia Cacho che, mettendo a rischio serio la propria incolumità, fanno nomi e indagano, fino a toccare corde delicate del potere economico e politico.

Il protagonista di oggi è Jean Succar Kuri, libanese naturalizzato messicano, uomo d'affari e possessore di catene di alberghi, ristoranti e negozi in Messico con una fortuna stimata di 30 milioni di dollari. Quest'uomo ha messo su una rete di prostituzione minorile e pedopornografia che coinvolgeva soprattutto bambine tra gli 8 e i 14 anni. Rete sviluppata a Cancun, Quintana Roo, Messico, con diramazioni a Los Angeles, California, Stati Uniti.

Lydia Cacho ha svolto un lavoro fondamentale per la scoperta di questa rete e la condanna successiva di quest'uomo, con la denuncia contenuta nel suo libro I demoni dell'Eden: il potere dietro la pornografia infantile. In questo libro, pubblicato nel 2005, emergevano le importanti protezioni di cui beneficiava l'affarista da parte di politici e uomini di affari influenti messicani, come il suo complice, Kamel Nacif Borge, uno degli uomini più ricchi del Messico, grande giocatore d'azzardo, proprietario di una compagnia di produzione tessile di proporzioni multinazionali, che produce jeans per grandi marchi come Calvin Klein e che risulterebbe anche coinvolto in traffico di droga e armi. E fu proprio Nacif il mandante dell'arresto per diffamazione di Lydia Cacho dopo la pubblicazione del libro-denuncia in seguito al quale la giornalista è stata malmenata e ha subito anche torture e minacce (già aveva subito uno stupro sospetto nel 1998). Nel novembre del 2007 la Corte suprema del Messico ha stabilito l'innocenza di Lydia Cacho prosciogliendola dalle accusa di diffamazione.
Jean Succar Kuri è stato riconosciuto colpevole di pornografia, prostituzione e abuso sessuale su minori e condannato nel 2011 a 112 anni di prigione negli Stati Uniti, ridotti a 60 con la legge messicana.


Le notizie qui riportate sono state prese da Wikipedia e altre fonti in rete e dal libro "Schiave del potere" di Lydia Cacho. Per "I demoni dell'eden", che non è stato pubblicato in Italia, si può leggere questa recensione.