mercoledì 6 marzo 2013

Trafficanti al passo con i tempi

Pubblico un interessante brano di  3 minuti e mezzo tratto da un'intervista a Lydia Cacho del 2010 nel corso del Festival degli scrittori di Sidney. Traduzione e sottotitolaggio sono a cura di Ilaria Maccaroni e Valentina Iamotti che ringrazio.
Lydia Cacho parla di come i trafficanti, che anticipano sempre i tempi per assicurarsi la prosecuzione del proprio business, stiano investendo nella cultura di normalizzazione della prostituzione e del turismo sessuale in tutto il mondo, pornografia diffusa massicciamente nella cultura popolare, ipersessualizzazione delle ragazze e finto glamour.
".. i trafficanti prendono donne da altri paesi e fanno contrarre loro enormi debiti in modo che non possano scappare, sequestrano loro i documenti, le privano della loro libertà, alcune di loro devono inviare i soldi a casa per cui non hanno alcuna scelta e l’unica forma di sopravvivenza è quella di restare lì coi trafficanti. Alcune di loro riescono a fuggire altre no. La questione qui è in che modo i valori culturali presenti in tutto il mondo permettono che questo avvenga."





 

4 commenti:

  1. ho molto rispetto per il lavoro della Cacho, ma l'attacco generico alla cultura pop mi lascia perplesso

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    1. Se una cultura ha responsabilità (anche parziali) nella normalizzazione di una schiavitù, non c'è da aver paura a dirlo. Del resto, qualunque imprenditore (pulito o meno, come in questo caso) si preoccupa di fiutare le occasioni di mercato, di capire cosa la maggior parte della gente voglia: in questo senso, un'attenzione alla "cultura pop" è indispensabile.

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    2. ok, ma mantengo le mie perplessità

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  2. "Lydia Cacho parla di come i trafficanti, che anticipano sempre i tempi per assicurarsi la prosecuzione del proprio business, stiano investendo nella cultura di normalizzazione della prostituzione e del turismo sessuale in tutto il mondo, pornografia diffusa massicciamente nella cultura popolare, ipersessualizzazione delle ragazze e finto glamour. "

    leggendo questo, mi sono comparsi davanti agli occhi i recenti post di Un altro genere di comunicazione riguardo all'evoluzione dei giochi per l'infanzia. Forse sono andata troppo oltre, ma mi é corso un brivido lungo la schiena...

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