Torno appena da una meravigliosa festicciola in compagnia di meravigliose ragazze nigeriane e romene sopravvissute alla tratta che ora hanno nuove vite con i loro piccoli bambini e nuovi sorrisi e nuove speranze..
Mi piacerebbe tanto che chi è impegnato nel dibattito sulla prostituzione - che sistematicamente ignora i protagonisti del business capitalista e mafioso che rinnova sotto parvenze di modernità vecchi schiavismi, violenze e sfruttamenti - sapesse rendere conto di sé a queste ragazze guardandole negli occhi. E osasse dire loro in faccia che la loro esperienza è solo un incidente di percorso in un mercato del sesso che è da promuovere come esempio di libertà e rispetto per le donne.
Non si fa che dire che nei paesi dove si è legalizzato il mercato, depenalizzando i proprietari dei bordelli, la tratta è diminuita (e c'è chi dice, negando l'evidenza che è scomparsa!) e che le donne hanno conquistato autonomia sui loro corpi decidendo sui clienti e sulle loro prestazioni. Eppure, approfondendo anche solo un minimo, risulta chiaro che l'aspetto più evidente è invece la depenalizzazione dei capitalisti che investono nel settore dello sfruttamento sessuale commerciale e la loro promozione a rispettabili "manager".
Ecco la traduzione di un articolo da un giornale online svizzero a cura di Maria Rossi, in cui si parla della nuova offerta di "sesso a go go" dietro pagamento di un fisso, ultima moda dei bordelli svizzeri e presente da tempo in Germania. Proprio un esempio perfetto di autonomia delle ragazze, notoriamente "imprenditrici di se stesse"..
Sesso a go go per
attirare clienti
E' emerso un nuovo
concetto nei bordelli svizzeri. Il <<sesso a tariffa forfettaria>>
permette ai clienti di far sesso con quante donne desiderano ad un costo fisso.
Turbata, l'avvocata di Zurigo Silvia Steiner, esperta di tratta, rileva come il
numero di locali che propongono questa offerta
continui ad aumentare.
Un bordello di
Dübendorf (Zurigo) attira i clienti con questo slogan: <<Fino a 60
ragazze al giorno al costo fisso di 160 franchi, pasto compreso>>. Per
300 franchi per due ore un altro locale nel cantone di Thurgovie promette <<sesso a
volontà>> tutti i mercoledì, i sabati e le domeniche. Il gestore di una
casa chiusa, che desidera restare anonimo, afferma che il <<sesso a
tariffa forfettaria>> è molto redditizio: <<Non lo si proporrebbe
se non fosse remunerativo. In genere gli uomini si sopravvalutano. Solitamente
non fanno sesso con più di due donne>>.
Il nuovo concetto in
voga non piace a Rebecca Angelini, portavoce del centro di assistenza alle
vittime della tratta delle donne (FIZ): <<E' assolutamente irrispettoso
nei confronti delle prostitute. Potrebbe diventare pericoloso se le donne non
potessero più rifiutare alcun cliente. Esse devono poter scegliere se praticare
rapporti sessuali con o senza prezzo fisso>>.
In Germania il fenomeno del sesso a volontà esiste da
diversi anni. L'opportunità di abolire
questo concetto è attualmente oggetto di discussione
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